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UNACOMA
Roma, 30-31 maggio 2008
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Trattrici: crescita record nei Paesi emergenti

Per India, Cina, Russia e Brasile si prevedono in soli cinque anni incrementi di trattrici fra il 25 e il 66%. Stabili i mercati di Europa e Stati Uniti. Pesante il divario tra le diverse aree del mondo: parco macchine in Africa venti volte inferiore a quello dell’Europa.


L’agricoltura mondiale punta ad una maggiore produttività e il mercato delle macchine agricole promette una crescita record. I dati diffusi dalle organizzazioni di costruttori dei principali Paesi, riunite a Roma il 30 e 31 maggio scorso per il summit “Agrievolution” promosso dall’Unacoma, indicano per i prossimi 5 anni forti incrementi nelle principali aree agricole.

Una crescita formidabile si prevede in India, dove – sulla base dei dati della Federazione delle Camere di Commercio e Industria indiane FICCI – nei prossimi 5 anni il parco trattrici dovrebbe crescere del 54%, ad una media di oltre 300.000 macchine all’anno, passando dalle attuali 2.750.000 unità ad un totale di 4.250.000. L’altro grande mercato asiatico, quello cinese, crescerà ad un ritmo di oltre 200.000 trattrici all’anno (dati dell’associazione costruttori CAAMM), con un parco che dovrebbe passare nei cinque anni dalle 1.500.000 unità attualmente stimate ad oltre 2.500.000, pari ad un incremento del 66%.

In Russia, paese uscito dalla lunga crisi post-sovietica dove si calcola un parco macchine intorno alle 600.000 unità, l’associazione costruttori Soyuzagromash prevede nei prossimi 5 anni un incremento intorno al 40% pari a circa 240.000 macchine nuove immesse sul mercato.

Nell’area sudamericana è il Brasile il Paese con il trend più marcato: in virtù di un sistema agricolo in forte sviluppo, la domanda di trattrici - secondo i dati dell’associazione costruttori ABIMAQ - è stata nel 2007 pari a 32.000 unità (+50% rispetto all’anno precedente). Partendo da un parco trattrici che attualmente conta circa 800.000 unità e prevedendo un assorbimento superiore alle 35.000 unità annue, è verosimile considerare entro il 2012 un parco macchine intorno ad 1.000.000 di unità.
Di fronte a questi vistosi incrementi, risultano molto più stabilizzati i mercati di Stati Uniti ed Europa, dove l’acquisto di macchine si configura come sostituzione di mezzi obsoleti e dove il saldo tra macchine nuove e macchine dismesse è in sostanziale equilibrio e non produce incrementi del parco in termini di unità.

Negli Stati Uniti – rappresentati al summit dall’associazione costruttori AEM - si stima un parco trattrici pari a 4.800.000 unità, con un mercato intorno alle 220.000 unità annue.

Nell’Europa comunitaria, dove il mercato delle trattrici ha superato nel 2007 le 166.000 unità e dove si stima un parco macchine complessivo di 9.300.000 unità, il Comitato continentale dei costruttori CEMA prevede nei prossimi cinque anni incrementi complessivi non superiori al 7%.

La crescita della meccanizzazione, che riguarda non soltanto le trattrici ma l’intera gamma dei mezzi e delle attrezzature agricole, non avviene tuttavia in modo omogeneo, e diverse aree del mondo accusano un ritardo molto pesante. I dati sul parco disponibili presso la FAO, indicano una distribuzione molto diseguale: dei circa 27.700.000 trattori in funzione nel mondo, il 41% è concentrato in Europa, il 26% nelle Americhe, il 29,5% in Asia, l’1,5% in Oceania e solo il 2% nell’intero continente africano. I costruttori di macchine – nell’ambito del summit “Agrievolution” - hanno dunque annunciato programmi per favorire la diffusione della meccanizzazione in quelle aree dove la produttività è molto bassa e dove non è garantita la sicurezza alimentare.

Roma, 5 giugno 2008

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